Alla Scoperta della Clorofilla

Alla Scoperta della Clorofilla

Il Resto del Carlino, Sabato 29 Marzo 2014

Ogni anno oltre 700 miliardi di tonnellate di anidride carbonica vengono trasformate in materia organica e ossigeno attraverso il più grande processo chimico che si realizza sulla terra: la fotosintesi. «Molti sanno che questo fondamentale processo per la vita sul pianeta avviene grazie alle piante ed è grazie a ciò che ogni giorno possiamo respirare aria ”rinnovata” … ma pochi sanno che questo è possibile poiché si verifica un enorme trasferimento di energia dal sole alla terra ed è proprio grazie alla fotosintesi che l’energia viene immagazzinata e poi ridistribuita a tutti gli organismi viventi».
Tra le piante superiori i responsabili della ”cattura e rilascio” dell’energia sono i cosiddetti pigmenti fotosintetici: carotenoidi e clorofilla: «Quest’ultima, detta anche ”sangue vegetale”, ha una formula chimica quasi identica all’emoglobina umana ed è appunto per tale affinità che può essere impiegata come tonico dell’organismo. Svolge, infatti, un’azione di sostegno per contrastare la stanchezza fisica e mentale grazie alle sue proprietà di rigeneratore cellulare».

L’assunzione di clorofilla può perciò rivelarsi utile soprattutto con l’arrivo della primavera quando è frequente avvertire stanchezza, difficoltà di concentrazione e senso di appesantimento.

«La clorofilla possiede inoltre proprietà antiossidanti, aumenta il rendimento sportivo e la sua assunzione orale contribuisce a favorire l’equilibrio fisiologico del ferro. Infine, la clorofilla può aiutare a rivitalizzare la circolazione, migliorare i livelli di colesterolo e proteggere il fegato».

L’assunzione della clorofilla in soluzione idroalcolica, di norma da 30 a 50 gocce sciolte in acqua da bere al mattino, viene generalmente suggerita come tonico in primavera «ma può essere utilizzata in ogni periodo dell’anno … per superare momenti di debolezza e stanchezza dovuti a super lavoro, stress e convalescenza» E.B.L.